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TikTok: cos’è, perché è molto usata dalla Generazione Z e quando è consigliata per le aziende

BY Michaela Dinardo
TikTok: cos’è, perché è molto usata dalla Generazione Z e quando è consigliata per le aziende

TikTok è stata l’app più scaricata al mondo nel 2019, con 1,5 miliardi di download totali (fonte Sensor Tower). Conta 800 milioni di utenti iscritti in tutto il mondo, di cui 2,4 milioni in Italia. In pochissimo tempo TikTok è diventato un social network che oggi vale più di 75 miliardi di dollari.

Cos’è TitTok? È un’app che permette agli utenti di creare, modificare e condividere brevi video (dai 15 ai 60 secondi) o foto. Gli utenti possono condividere video e foto montati con musica o improvvisare balletti, parodie di film o sketch usando il playback. La piattaforma mette a disposizione migliaia di audio di canzoni o film, un’ampia gamma di filtri ed effetti ed un video-editor intuitivo ed efficace.

Ciascun utente su TikTok ha un proprio profilo seguito da follower che possono reagire e commentarne i contenuti. C’è una timeline di sole “storie” che non scompaiono ma rimangono in bacheca. È presente inoltre un feed, simile a quello di Instagram, dove si scorre tra vari video caratterizzati da hashtag che permettono di trovare contenuti per tema.

 

I punti di forza e le differenze con le altre piattaforme social

TikTok ricorda per vari aspetti e features un po' tutte le piattaforme social già presenti (Facebook, Instagram, Twitter, Snapchat e Youtube). Ma cos’ha in più TikTok?

TikTok investe sui contenuti e mette al centro della sua proposta la creazione del contenuto da parte degli utenti. Lo fa offrendo una possibilità di elaborazione dei contenuti più avanzata rispetto altri social. Mette a disposizione numerosissimi elementi creativi: filtri, effetti, stickers e una sezione musica molto articolata da applicare alle clip.

L’app offre inoltre una user experience immediata e AI-driven. Le sue feature fanno in modo che l’utente si ritrovi in un’esperienza fluida caratterizzata da un’immediatezza sorprendente riguardo l’uso e la comprensione della piattaforma. Infatti aperta l’app l’utente, senza neanche doversi registrare, accede al feed con le clip create dagli altri utenti. Tutte le funzionalità sono poi raggiungibili in pochi click e gli strumenti editing sono semplici e intuitivi.

Oltre l’esposizione immediata al contenuto, TikTok utilizza l’intelligenza artificiale per migliorare la user experience. Analizza gli interessi e le preferenze degli utenti in modo tale da personalizzare i contenuti a loro proposti. Perfezionando il feed degli utenti incoraggia maggiore coinvolgimento che genera di conseguenza più dati da reintegrare negli algoritmi, portando ad un costante miglioramento della user experience.

Tiktok offre un’esperienza diversa rispetto Instagram o Facebook. Ha un’interfaccia innovativa, non ha un news feed e soprattutto rientra in una nuova tipologia di social. La piattaforma presenta meno regole, una reach più alta e propone nuovi contenuti, lasciando spazio alla creatività. Se Instagram è il photo social per eccellenza TikTok è sicuramente il video social.

Quello che TikTok fa è liberare un nuovo linguaggio creativo, ovvero riuscire a comunicare in pochi secondi qualcosa che abbia valore per l’utente e il suo pubblico. Le leve su cui si basa TikTok sono originalità, leggerezza e divertimento. I video che giocano sulla sincronizzazione labiale ad esempio sono buffi e divertenti ed hanno una presa enorme sugli utenti, portando i contenuti a diventare virali. Il driver dell’engagement su TikTok è senza dubbio l’intrattenimento e meno, come per Instagram, l’interesse verso una specifica tematica (moda, bellezza, viaggi).

 

 

TikTok spopola tra la Generazione Z: un app-specchio

TikTok spopola tra i giovani della cosiddetta Generazione Z,nati a partire dalla fine degli anni ’90, la prima generazione ad essere nativa nel mondo digitale. Il 41% degli utenti della piattaforma ha infatti tra i 16 e 24 anni.

Ma perché l’app è diffusa soprattutto tra i giovanissimi? TikTok, social diretto, creativo e dall’interfaccia intuitiva, con i suoi filmati brevi e divertenti e le sue varie feature mira a un target ben specifico: la Generazione Z. Questa può essere considerata una generazione di Culture Creators: l’80% di loro si ritiene creativo e il 65% crea e condivide contenuti su social media in maniera regolare. TikTok offre ai suoi utenti proprio questo, la possibilità di sentirsi creativi e “farsi sentire” in maniera originale.

Vincenzo Cosenza, Head of Marketing di Buzzoole, motiva il grande successo di TikTok tra i giovanissimi con il fatto che l’app può essere vista come un app-specchio. La videocamera del loro smartphone diventa quasi come lo specchio nella loro cameretta, strumento per mettere a fuoco la propria identità e mostrare le proprie qualità artistiche ad un pubblico più o meno ampio.

Importante ricordare è che TikTok è un social ancora relativamente giovane e durante la fase di lancio di un nuovo social network, i primi ad avvicinarsi sono proprio i giovani per poi lasciare spazio anche a un pubblico più adulto.

 

TikTok posto per giovani o anche posto per fare business?

La crescita di TikTok sembra non fermarsi. Talkwalker ha rilevato una crescita del 62,5% in menzioni dell’app, da gennaio a giugno 2019, raggiungendo i 2,6 miliardi di menzioni. Quando un social “esplode” in questo modo, attira inevitabilmente l’attenzione dei marketer che si domandano se questo può diventare un posto anche per fare business. Nel 2020 TikTok dovrà sicuramente essere tenuto più in considerazione anche nelle strategie di marketing.

Se da una parte il pregiudizio di essere un social per ragazzini dai contenuti bizzarri blocca alcune aziende, dall’altra grandi influencer e brand hanno già iniziato a sperimentare sulla piattaforma. Brand come Pepsi, Nike e Sony Music hanno aperto un proprio profilo e stanno già costruendo le loro community su TikTok. Queste realtà più intraprendenti stanno testando campagne di Influencer Marketing e lanciando video challenge per gli utenti, con l’obbiettivo di intercettare i più giovani e incrementare brand awareness generando maggiore engagement.

TikTok all’inizio del 2019 ha lanciato la prima versione beta della piattaforma advertising, TikTok Ads, attraverso la quale sviluppare una campagna scegliendo il targeting, il placement, il timing e molto altro. Le aziende che hanno testato questa funzionalità hanno ottenuto buoni riscontri. La piattaforma è ancora acerba e work in progress, ma considerata la popolarità del social non c’è dubbio che sarà presto implementata.

 

TikTok e Aziende: per quali tipi di aziende, fattori da considerare e come farne uso

Un altro aspetto che rende TikTok attrattivo è il fatto che nonostante abbia superato in popolarità Twitter e Snapchat, al momento è ancora poco saturo in pubblicità rispetto a tutti gli altri social. Questo potrebbe rendere una campagna di comunicazione più efficace ed efficiente, sfruttando i vantaggi dell’essere first-mover. Come per ogni social, è essenziale scegliere il momento giusto per iscriversi e iniziare ad usarlo. Oggi, con ancora relativamente poche aziende presenti su TikTok, è il momento giusto per iniziare a testarlo, battendo i competitor sul tempo e per evitare di farsi trovare impreparati in futuro. Anche l’Italia rientra in questo scenario.

TikTok può fare al caso di quali aziende? Sicuramente non è la piattaforma ideale per tutti i tipi di business. Si presenta come canale molto interessante per gli Influencer che possono lavorare sul proprio Personal Brand e capacità creativa. Allo stesso modo, per aziende la cui presenza online è rilevante potrebbe essere utile includere TikTok nella propria comunicazione. In particolare aziende che intendono operare su mercati di tendenza e giovanili, che appartengono a settori come Fashion, Gaming, Cosmetica, etc.

Oltre il proprio target di utenti è opportuno considerare il budget e le risorse che si hanno a disposizione. Se per i grandi brand i costi di campagne advertising su TikTok sono vantaggiosi rispetto a quelli su altre piattaforme, per le aziende di piccole dimensioni invece potrebbero essere meno convenienti.

Per quanto riguarda le risorse invece, un’azienda dovrebbe preventivare che curare un account social su TikTok richiede molta creatività e impegno, anche a livello di tempo, quindi stilare un piano editoriale e contenuti dedicati.

Come le aziende possono farne uso?

  • Hashtag challenge: Sulla base di hashtag è possibile lanciare delle challenge. Incentivando gli utenti a creare contenuti relativi al proprio servizio/prodotto (User-generated content), con specifici hashtag, si possono ottenere vantaggi in termini di brand awareness, engagement e generare word-of-mouth. Un esempio italiano può essere la challenge lanciata da Zelig, con l’hashtag #TikTokZelig, con la quale si proponeva agli utenti di caricare un proprio video comico per poter diventare protagonista di Zelig per un giorno. I video più divertenti sono stati mostrati su ZeligTV e sul profilo TikTok di Zelig.

 

  • Campagne di Influencer marketing: Lavorare con influencer può aiutare le aziende a diffondere i propri contenuti a un pubblico più ampio. Per rendere una campagna di questo tipo efficace però è importante una chiara definizione degli obbiettivi, target e una scelta precisa dell’influencer che crei contenuti pertinenti al brand.